HAPPY BLUE MONDAY EVERYONE!
Ti sei risvegliato spossato e triste questa mattina?
Un lunedì all’anno abbiamo la scusante che questo nostro stato psicofisico possa dipendere dalla giornata uggiosa, dal freddo, dalle membra spoglie della Natura, da ciò che “dice il web” e dal ritorno, questa volta ufficiale, alla routine quotidiana.
Il primo “Blue Monday” fu dichiarato il 24 gennaio 2005 come parte di un comunicato stampa di Sky Travel, il canale televisivo del gruppo Sky UK dedicato ai viaggi… possiamo dire essere stata un’ottima mossa di neuromarketing?
E chi non penserebbe a risvegliarsi su un’isola con un bel cesto di frutta tropicale a sfondo oceano? Nessuno, siamo sinceri, anche chi non ama il mare non disdegnerebbe una settimana a inizio anno di totale relax 🤓
Il motivo che ci spinge a prenotare una vacanza è proprio il fatto che ci aspettiamo di vivere un’esperienza che arricchisca il nostro barattolo di ricordi positivi a cui attingere nei momenti di sconforto…
Ma veniamo al sodo: hai mai contato effettivamente quante mattine nell’arco di 365 giorni hai avuto un risveglio simile?
Devi sapere che le emozioni sono il collante dei nostri ricordi, nonché della nostra personalità.
Un modo semplice e spassoso per comprendere questa frase è guardare attentamente il film Inside Out realizzato da Pixar. Nel susseguirsi di scene colorate potrai scoprire le “isole della personalità” di Riley, la protagonista, e al contempo iniziare a fantasticare su quali siano le tue.
Spesso ci ritroviamo a pensare che alcune emozioni siano più belle di altre e che pertanto debbano essere vissute con maggior intensità e frequenza.
Sicuramente, sarà capitato anche a te di pensare che l’emozione della tristezza sia una vera... schifezza.
Eh lo so, è uno stato d’animo non semplice da accogliere e soprattutto da vivere per poterlo poi lasciare andare…
Voglio però dirti due cose:
- puoi trovare tutte le scuse possibili e nasconderti dietro al tuo stato d’animo continuando a vivere stanco e insoddisfatto;
- oppure, puoi fare piccoli passi per uscire da quel mood andando alla ricerca del motivo profondo che ha scatenato tutto e progettando il tuo viaggio interiore scoprendo quali tappe (isole) hai dentro per costruire il Tuo Mondo personale.
Certe volte la tristezza è scambiata per stanchezza fisica, ma questo accade perché non sai ancora che l’energia della mente è il motore di tutto e se già partiamo con le batterie in riserva in termini di progetti, idee e azioni propositive, allora il corpo fisico non può fare altrimenti che seguire quel flusso.
Bisogna considerare ancora un piccolo, ma importante dettaglio: non sempre la tristezza deriva da cause ben visibili.
Mi spiego meglio: certe volte la causa può essere una relazione poco appagante, un lavoro che non ci soddisfa, una delusione, un lutto “concreto” o altro ancora. Altre volte la causa è da ricercare in una dimensione energetica che permea tutto, ma non è tangibile e che per questo motivo si crede non possa influenzarci in azioni ed emozioni…
Ebbene, molto più spesso di quanto si possa pensare ci ritroviamo a vivere una vita condita di tristezza e basse frequenze vibratorie credendo che sia normale, che sia così per tutti o domandandoci il perché senza però trovare risposta effettiva: questo perché non abbiamo ancora indagato nel nostro passato più remoto…
Hai mai sentito parlare della sindrome del gemello sopravvissuto?
La prossima settimana pubblicherò un nuovo articolo su questo argomento, troverai nuovi e diversi spunti di riflessione!
📩 Se hai piacere, rispondi a queste domande, ci rifletteremo insieme:
- Ti sei risvegliato spossato e triste/annoiato questa mattina?
- Hai mai contato effettivamente quante mattine nell’arco di 365 giorni hai avuto un risveglio simile?
- Quali sono le tue “isole della personalità”?
Se invece vuoi scoprire di più sull’emozione della tristezza ti consiglio di leggere questo articolo Il Metallo: prepararsi al nuovo lasciando andare ciò che è vecchio, senza rimpianti.
Ti leggo nei commenti 😀